Come fare il bucato in maniera corretta
Il bucato è, senza dubbio, una delle più diffuse operazioni di routine domestica.
Ogni giorno, migliaia di lavatrici accolgono capi d’abbigliamento e complementi d’arredo, per detergere le fibre e riportarle all’originario splendore.
L’errore più comune, in questi casi, è quello di pensare che basti impostare il lavaggio per ottenere risultati eccellenti.
In realtà, il lavaggio dei capi è una sorta di scienza esatta, che impone una profonda conoscenza dei tessuti e delle fibre, così da individuare il preciso metodo di intervento.
I consigli più richiesti in materia sono quelli relativi al lavaggio dei capi neri, bianchi e colorati.
Ognuno di questi, infatti, predilige uno specifico programma al quale va aggiunto un detergente che rispetti esattamente quel particolare tipo di fibra.
La lavanderia Fresco Pulito di Via Olivetti, a Molfetta, presso il centro commerciale La Mongolfiera (WhatsApp 331/7676731), divide gli indumenti in base al colore ed utilizza solo prodotti professionali e certificati.
Anche i capi neri e quelli bianchi saranno trattati nel pieno rispetto dei tessuti, per un bucato di qualità eccellente.
Parola d’ordine: dividere
Potrà sembrare scontato, ma il primo e più importante tra i suggerimenti in materia è proprio quello di dividere i capi d’abbigliamento, prima di inserire il carico in lavatrice.
Mischiare i bianchi con i colorati, infatti, potrebbe rivelarsi una mossa piuttosto azzardata, per non dire assolutamente sbagliata.
Il rischio è quello di ottenere un bucato disastroso, tanto da rendere i vestiti inservibili.
Procedere al lavaggio, suddividendo i capi per colore e per tonalità (chiari e scuri) è, dunque, imperativo.
Occhio all’etichetta
A prescindere dall’individuazione del gruppo di colori, un consiglio saggio è quello di controllare le indicazioni riportate dalla casa produttrice sull’etichetta.
Spesso, infatti, osservando questo piccolo pezzo di carta si riescono a capire tante cose sul capo, comprese le istruzioni per procedere al lavaggio.
Se l’etichetta recita “niente centrifuga” o “lavaggio a freddo” è bene seguire attentamente i suggerimenti indicati, ignorando la suddivisione per colore.
La temperatura
La temperatura del lavaggio è un fattore estremamente importante per il capo d’abbigliamento, tanto da essere responsabile di eventuali effetti indesiderati.
La scelta varia, solitamente, in base al tessuto, ma anche in relazione a quanto i capi sono sporchi.
Il lavaggio a 30° è ottimo per i sintetici ed il cotone, garantisce una pulizia generale e superficiale, incapace di eliminare le macchie più ostinate.
Le temperature più elevate, dai 60° in su, sono quelle indicate per rimuovere lo sporco più intenso e ridurre gli allergeni, ma è doveroso sottolineare che si tratta di lavaggi estremamente pericolosi, da utilizzare con grande attenzione.
I programmi
La selezione del programma, in combinato con la scelta del detergente, è il passaggio finale del lavaggio domestico.
Per il bucato dei colorati, opportunamente divisi, si consiglia di non superare i 30°, così da scongiurare il rischio di restringimenti indesiderati.
I gradi possono essere aumentati, senza esagerare, in presenza di capi neri, considerati maggiormente resistenti.
Le temperature più elevate sono riservate ai capi bianchi.
Se da un lato questi indumenti beneficiano del calore, dall’altro è bene ricordare che, anche in questo caso, sono necessarie le dovute accortezze.
La scelta migliore
Tutto quello che abbiamo analizzato è servito a chiarire un concetto: le operazioni di lavaggio dei capi sono decisamente più complesse di quanto molti possano immaginare.
Solo i professionisti della lavanderia hanno le competenze necessarie a trattare i tessuti nel miglior modo possibile, per garantire risultati che superano di molto il bucato fatto in casa.
La lavanderia Fresco Pulito può vantare ben 11 anni di esperienza nel settore, oltre ad uno staff preparato a detergere ed igienizzare qualsiasi tipo di indumento e complemento d’arredo.
